Sigillanti per piastrelle: i requisiti per esportarli in Ucraina

Come sappiamo, la situazione economica in Italia impone a molte nostre aziende di cercare di aumentare la propria quota d'export. I mercati rappresentati dai Paesi facenti parte dell'ex blocco comunista rappresentano un'opportunità da cogliere, in quanto per alcuni di essi le prospettive di sviluppo sono rosee.

Uno di questi è l'Ucraina, il "famoso" granaio d'Europa, ricco di giacimenti e risorse naturali e dalle dimensioni pari a due volte l'Italia.

Ma quali sono le regole da rispettare per esportare prodotti italiani in questo Paese che non fa comunque parte della Comunità Europea?

L'Ucraina aderisce dal 2008 all'OMC "Organizzazione Mondiale del Commercio" e dal 2004 adotta un Codice Doganale (in vigore precedentemente ai parametri fissati da OMC) aggiornato a Giugno 2012, al fine di renderlo maggiormente conforme alle norme internazionali.

Le aziende ucraine che effettuano operazioni di import/export devono essere accreditate presso l'ufficio doganale competente per il luogo dove è situata la loro sede legale. Le merci che varcano la frontiera ucraina devono essere dichiarate all’autorità doganale dall'importatore o da un suo intermediario (spedizioniere doganale/customs broker) da questi incaricato.

I Certificati in uso alla dogana ucraina applicabili più o meno a seconda del tipo di prodotto, possono essere i seguenti:

Certificato di Conformità UkrSEPRO
Certificato EX-proof
Permesso Gospromgornadzor (DOZVIL)
Certificato Ukr "Off Shore"
Certificato d'igiene
Certificato antincendio
Registrazione Metrologica
Autorizzazione Radio e IT
Registro dispositivi medici
Iscrizione prodotto
TQ Edilizia e costruzioni
Passaporto tecnico
Lettera di esenzione

Ma un'azienda italiana produttrice in particolare di sigillanti per fughe per piastrelle cosa deve fare?

Il prodotto in questione, se immesso nel mercato comune europeo, dev'essere marcato CE in quanto rientra nella Direttiva Europea sui Materiali da Costruzione nr. 89/106 (recentemente revisionata dal nuovo Regolamento nr. 305/2011). L’Ucraina, essendo filoeuropea, considera applicabili queste Direttive e le normative ad esse collegate.

La procedura esatta per la gestione dei certificati per l’Ucraina è comunque questa:

  1. l’azienda produttrice redige la dichiarazione di conformità CE europea (se applicabile al prodotto) dalla quale risultano le direttive e le normative applicate,
  2. l’azienda  provvede alla traduzione in lingua locale della documentazione di prodotto (libretto istruzione e avvertenze),
  3. il certificato viene inviato all’ente Ucraino competente che lo ratifica,
  4. l’importatore ucraino designato viene registrato e associato al certificato ratificato (ovvero al prodotto),
  5. la validità del certificato è di alcuni anni (1-3-5), a seconda del tipo di prodotto,
  6. in base alla tipologia di prodotto possono rendersi necessarie delle prove di laboratorio con emissione di certificati (specie per prodotti chimici) o delle visite ispettive c/o lo stabilimento o dei test report.

La documentazione dev'essere tutta bilingue. La gestione della ratifica del certificato e registrazione dell’importatore avviene in Ucraina con enti locali.

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Alessandro Copelli Alessandro Copelli dopo un'esperienza commerciale ultradecennale con Organismi di Controllo prestigiosi quali CATAS,CSI e DEKRA, nel 2009 fonda QualityNet srl, societa' di servizi nata nel 2009 a Mestrino (PD) per offrire in primis consulenza specialistica ad aziende orientate all'export, per aiutarle ad ottenere compliances di processo e/o prodotto richieste dai mercati internazionali. Lo staff, composto da 21 tecnici professionisti, ha gia' accompagnato oltre 400 aziende in percorsi di certificazione, dal settore edile a quello agroalimentare.