L'importanza della finanza agevolata per progetti d'investimento sullo sviluppo dei prodotti green

Sempre più aziende, per aumentare le proprie chances di export dei propri prodotti sui mercati mondiali, intraprendono percorsi di innovazione e certificazione di prodotto aventi per tema la sostenibilità ambientale.

In questi percorsi di sviluppo sempre più spesso vengono inseriti studi di LCA (Life Cycle Assessment), mappature LEED, certificazioni EPD, ecc. I costi però di consulenza, personale dipendente addetto al progetto, test di laboratorio e attività di audit, possono arrivare anche a decine di migliaia di Euro.

Se poi tali progetti sono accompagnati da investimenti in beni strumentali, i costi possono salire ancora di molto.

Come quindi sostenerli? Quali sono gli strumenti concreti a disposizione dell'imprenditore? Più che il canale rappresentato dai fondi interprofessionali (gli importi sono comunque legati a quanto l'azienda accantona...trattasi pur sempre di poche migliaia di Euro), lo strumento principe per le PMI è quello rappresentato dalla finanza agevolata, il cui accesso richiede l'intervento di competenze specialistiche ed affidabili, che non è facile trovare sul mercato.

Vediamo ora di fare una panoramica sugli strumenti utilizzabili:

COS’È LA FINANZA AGEVOLATA?

In un contesto economico sempre più dinamico e competitivo, diventa di importanza fondamentale per tutte le imprese la capacità di poter reperire e gestire le risorse finanziarie in linea con l'evoluzione tecnologica e le esigenze dei mercati. La scelta delle migliori strategie finanziarie rappresenta quindi una delle variabili che influenzano direttamente le performance economiche e reddituali delle imprese di qualsiasi dimensione.

Tra gli strumenti finanziari a disposizione dell'impresa per far fronte alle esigenze sia di lungo che di breve periodo, assumono particolare valenza strategica le agevolazioni per le attività economiche previste dalle normative esistenti. Le autorità politiche sono quindi soggetti "fornitori" di risorse finanziarie per l'impresa, generalmente a condizioni più favorevoli rispetto al mercato, perché destinate a favorire o sviluppare determinati settori ritenuti prioritari, a controbilanciare le disparità esistenti a livello geografico o dimensionale, ad incrementare l'occupazione, ecc. In termini economici tali incentivi si traducono in una riduzione dell'onere finanziario dell'impresa, sia attraverso riduzioni dei saggi di interesse, sia attraverso la corresponsione di contributi diretti alla riduzione del costo di determinati investimenti, sia attraverso la concessione di altri benefici (garanzie, preammortamenti, tempi di rimborso, ecc) La Finanza Agevolata è quindi una specializzazione della più ampia disciplina della Finanza Aziendale, volta ad individuare e reperire risorse finanziarie a condizioni pro-tempore più economiche di quelle ottenibili sui mercati di riferimento, in particolare facendo ricorso agli strumenti legislativi di incentivazione alle attività economiche

LE FORME DI AGEVOLAZIONE

Descriviamo di seguito le forme di agevolazione più diffuse e che potremo vedere utilizzate dagli strumenti oggetto della nostra trattazione.

Contributo a Fondo Perduto

Si definiscono contributo a fondo perduto tutte le forme di agevolazione per le quali è prevista l’erogazione di una somma di denaro a titolo di liberalità, a fronte della quale non è richiesta alcuna restituzione. L’entità del contributo è in genere stabilita come percentuale dei costi dell’investimento giudicati ammissibili, viene erogato in una o più quote a stato di avanzamento lavori. In alcuni casi è possibile ottenere un anticipo del contributo concesso, previa presentazione di idonea garanzia fidejussoria. Dal punto di vista contabile e fiscale è possibile classificare questa agevolazione come:

  1. contributo in conto capitale: è un contributo a fondo perduto erogato a fronte di immobilizzazioni materiali o a fronte di programmi di investimento specifici, destinato quindi ad arricchire e consolidare il patrimonio dell’impresa; viene considerato sopravvenienza attiva e concorre a formare reddito d’esercizio;
  2. contributo in conto esercizio: è un contributo a fondo perduto destinato a coprire le esigenze della gestione corrente come i salari o fattori produttivi, è destinato quindi a diminuire costi che devono essere classificati nel conto economico; viene considerato un ricavo e pertanto soggetto a tassazione diretta;
  3. contributo in conto impianti: è un contributo a fondo perduto erogato per ridurre i costi di acquisto di impianti, macchinari, attrezzature terreni ed immobili, diminuisce quindi il valore dei cespiti che vengono ammortizzati per la differenza tra il costo degli impianti ed il valore del contributo.

Dal punto di vista tecnico, invece, è possibile ricondurre alla categoria del contributo a fondo perduto altre due tipologie di incentivo che si distinguono in base alle modalità di erogazione:

  • credito d'imposta: agevolazione assimilabile ad un contributo a fondo perduto, ma esigibile solo in sede di pagamento delle tasse ed in particolare dell’IVA, dell’IRPEG, e dell’IRPEF;
  • bonus fiscale: tipologia di contributo in conto capitale che può essere utilizzato dal beneficiario in una o più soluzioni a decorrere dal trentesimo giorno successivo alla ricezione dello stesso, per il pagamento presso il concessionario per la riscossione competente, di tutti i versamenti effettuati mediante il modello F24.

Finanziamento a tasso agevolato

Il finanziamento a tasso agevolato è un credito concesso ad un tasso inferiore rispetto alle condizioni applicate sul mercato dei capitali alla clientela primaria, per operazioni similari. Il tasso di finanziamento può essere fissato in modo definitivo dalla legge di riferimento oppure, come accade nella maggior parte dei casi, può variare al variare del tasso di riferimento. In questo caso l’entità del tasso agevolato stabilita dalla legge è una percentuale del tasso di riferimento vigente al momento della concessione dell’agevolazione. Va sottolineato il fatto che, una volta concesso il finanziamento agevolato, il tasso non varia più al variare del tasso di riferimento, ma resta fisso per tutta la durata del rimborso. Le modalità di rimborso sono stabilite dalle leggi di riferimento.

Contributo in Conto Interessi

Il contributo in conto interessi è un contributo erogato a fronte degli oneri finanziari relativi ad un’operazione di finanziamento, normalmente a medio o lungo termine stipulato da un istituto bancario. Corrisponde ad un abbattimento del tasso applicato all’operazione. Indipendentemente dalla soluzione adottata, nell'assegnazione dei contributi in conto interessi assume rilievo la capacità finanziaria e garantistica del beneficiario. Per ottenere l'agevolazione il beneficiario deve, infatti, essere in grado di dimostrare la propria capacità di credito, come accade per qualsiasi operazione finanziaria, sia per quanto concerne la propria affidabilità, redditività e solidità patrimoniale, sia per quanto riguarda la capacità di prestare garanzie adeguate in rapporto agli affidamenti richiesti.

Concessione di Garanzia

Costituisce una forma particolare di agevolazione, consistente
generalmente nel porre a carico dello Stato, o di un altro organismo, gli oneri relativi alle garanzie che il soggetto è tenuto a prestare per ottenere un finanziamento dal sistema creditizio ordinario. L'agevolazione può consistere sia nella riduzione degli oneri (es. costo di una fidejussione), sia nel fornire direttamente la garanzia stessa all'intermediario.

Locazione Finanziaria

Questa forma agevolativa si ha quando il soggetto beneficiario, che ha già sottoscritto un contratto di leasing con una società di locazione finanziaria, si vede riconoscere una riduzione del canone periodico della locazione. Possiamo assimilare questo incentivo al contributo in conto interessi, ma in questo caso l’abbattimento non è quello degli interessi del finanziamento bensì dei canoni del leasing. Questa forma agevolativa è definita anche contributo in conto canoni.

Prestito Partecipativo

Il prestito partecipativo costituisce uno strumento finanziario di partecipazione al capitale di rischio, una forma intermedia di finanziamento che si colloca tra il prestito tradizionale ed il conferimento di capitale proprio. Il credito è concesso dagli intermediari finanziari per un periodo determinato. La restituzione del capitale avviene secondo un piano di rimborso ad un tasso di interesse composto da una quota fissa e da una quota variabile. L’obiettivo dei prestiti partecipativi è individuabile nella esigenza di supportare un’adeguata patrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

Voucher

Si tratta di un “buono di servizio” di valore economico definito, in genere di modica entità, spendibile unicamente per l’acquisto di beni e/o servizi determinati. Possiamo definirlo un titolo di spesa a destinazione vincolata, che consente a chi lo emette di pagare il costo del bene o del servizio corrispondente direttamente a chi lo eroga, e non a coloro che ne beneficiano.

Capitale di rischio

La Commissione europea ha definito il capitale di rischio come un “finanziamento azionario ad un’impresa nelle sue fasi di avviamento e sviluppo”. Si parla di “venture capital” quando il capitale di rischio è fornito da fondi d’investimento, composti unicamente da fondi di capitale di rischio, appositamente costituiti.

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Alessandro Copelli Alessandro Copelli dopo un'esperienza commerciale ultradecennale con Organismi di Controllo prestigiosi quali CATAS,CSI e DEKRA, nel 2009 fonda QualityNet srl, societa' di servizi nata nel 2009 a Mestrino (PD) per offrire in primis consulenza specialistica ad aziende orientate all'export, per aiutarle ad ottenere compliances di processo e/o prodotto richieste dai mercati internazionali. Lo staff, composto da 21 tecnici professionisti, ha gia' accompagnato oltre 400 aziende in percorsi di certificazione, dal settore edile a quello agroalimentare.