Regolamento EUDR: lista prodotti e materie prime

Il Regolamento UE sulla Deforestazione mira a proteggere le foreste e i suoi ecosistemi, riducendo l'impatto di questi settori sull'ambiente. Ogni prodotto coinvolto nella catena di approvvigionamento deve quindi essere accompagnato da un processo di tracciabilità rigoroso, con controlli e documentazione adeguata.

Il Regolamento UE sulla Deforestazione (EUDR) ha lo scopo di fermare il commercio di merci legate alla deforestazione e alla degradazione forestale. Le imprese che importano queste merci nell'UE devono garantire che esse non provengano da terre disboscate illegalmente e che siano prodotte in modo legale nel Paese di origine. Devono fornire prove documentali sulla loro provenienza e sul rispetto delle leggi locali in materia di protezione forestale.
L’allegato 1 del regolamento, indica una serie di prodotti e materiali che devono essere presi in considerazione dall’imprenditore per capire il proprio ruolo in funzione del regolamento.

A questo link puoi trovare l’elenco completo:  Elenco materiali e prodotti

Prodotti e materiali inclusi nel Regolamento EUDR

E’ importante sottolineare che:

- Solo i prodotti elencati nell'Allegato I e costituiti o contenenti una delle materie prime o “commodities” elencate nell'Allegato I sono soggetti al Regolamento.

- I prodotti non elencati nell'Allegato I non sono soggetti al Regolamento, anche se contengono materie prime elencate nell'Allegato I. Ad esempio, il sapone non sarà coperto dal Regolamento, anche se contiene olio di palma.

- I prodotti elencati nell'Allegato I che non contengono, o non sono costituiti da, una delle materie prime elencate nell'Allegato I non sono soggetti al Regolamento.

Nel contesto del regolamento, il termine "commodities" si riferisce alle materie prime agricole o forestali di base che sono elencate nell’Allegato I. Si tratta di beni non lavorati o minimamente lavorati, spesso venduti in grandi quantità, e che hanno un ruolo diretto nella deforestazione o nella degradazione forestale.

Elenco materie prime nell' EUDR: Soia,Cacao,Caffè,Olio di palma,Gomma,Legname (timber),Bovini (in forma di carne o bestiame vivo)

Queste sono le sostanze o i materiali di partenza che vengono coltivati, raccolti o estratti.

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Il termine "product" nel regolamento si riferisce a beni trasformati o prodotti finiti che contengono o sono derivati dalle commodities (materie prime). Questi possono essere articoli lavorati, semilavorati o completamente finiti che arrivano al mercato sotto forma di beni di consumo o prodotti industriali.

Esempio di alcuni prodotti considerati nel regolamento EUDR: Cioccolato (derivato dal cacao), Caffè istantaneo o in capsule (dal caffè), Biscotti o merendine con olio di palma, Mobili in legno (dal legname), Carta, cartone, cellulosa (dal legname o pasta di cellulosa), Pelle e cuoio (derivati dai bovini), Pneumatici (possono contenere gomma naturale)

I prodotti sono soggetti al regolamento solo se contengono o sono stati prodotti usando commodities rilevanti, e quindi potenzialmente legate alla deforestazione. Gli obblighi di tracciabilità e due diligence si applicano sia alle materie prime che ai prodotti, ma con modalità diverse.Per una materia prima, la tracciabilità deve dimostrare l’origine esatta del bene (es. da quale piantagione proviene la soia).Per i prodotti, il produttore/importatore deve essere in grado di risalire alla materia prima da cui è stato derivato e dimostrare che anch’essa proviene da fonti legali e prive di deforestazione.

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Ecco una descrizione più dettagliata delle materie prime indicate nell'Allegato 1 del regolamento EUDR:

1. Soia
La soia è una delle principali colture agricole globali, utilizzata in alimentazione animale, come olio vegetale e in vari prodotti alimentari. La sua coltivazione è responsabile di un'ampia porzione di deforestazione, specialmente nelle regioni del Brasile e dell'Argentina. La conversione delle terre forestali per fare spazio a piantagioni di soia è una delle principali cause della perdita di biodiversità nelle zone tropicali.
Le aziende che importano soia devono dimostrare che quest'ultima provenga da terreni che non sono stati disboscati. Devono essere in grado di tracciare il prodotto fino alla piantagione di origine. Le imprese dovranno fornire informazioni dettagliate sulla data di produzione della soia, la posizione geografica della piantagione (ad esempio, latitudine e longitudine), e la legalità della coltivazione nel paese di origine. In merito a questo ultimo aspetto, le pratiche agricole devono essere conformi alle normative locali in materia di uso del suolo e gestione forestale.

2. Cacao
Il cacao è una delle principali materie prime per la produzione di cioccolato e altri prodotti alimentari dolci. Le piantagioni di cacao sono spesso localizzate in aree tropicali, come in Africa occidentale, Sudamerica e Asia. L'espansione di queste piantagioni è stata associata alla deforestazione illegale, con la distruzione di ecosistemi vitali, in particolare in paesi come la Costa d'Avorio e il Ghana.
Le aziende devono tracciare il cacao fino alla piantagione ossia devono fornire dati che comprovino che il cacao non provenga da terre deforestate.È richiesto che le piantagioni di cacao siano certificate come legali, in base alle leggi del paese di origine, e che non abbiano contribuito alla deforestazione illegale.

3. Caffè
Il caffè è uno dei beni agricoli più importanti al mondo, con una coltivazione che ha un forte impatto ambientale, in particolare nelle aree tropicali dell'America Latina e dell'Asia. Le piantagioni di caffè sono frequentemente responsabili della deforestazione, poiché vengono create su terreni precedentemente coperti da foreste. Il caffè viene coltivato soprattutto in Paesi come il Brasile, il Vietnam e l'Honduras, ma anche in Africa.
Le imprese che importano caffè devono verificare che le piantagioni di caffè non siano state create su terre recentemente abbattute. La tracciabilità fino al punto di coltivazione è fondamentale. La coltivazione del caffè inoltre deve rispettare le leggi forestali del paese di origine. Le certificazioni come Fair Trade o Rainforest Alliance possono essere utili per garantire la conformità.

4. Olio di palma
L'olio di palma è ampiamente utilizzato in alimenti, cosmetici e biocarburanti. La sua produzione ha avuto un impatto devastante sulle foreste tropicali, in particolare nel Sud-est asiatico (Indonesia e Malesia), dove vaste aree di foresta vengono abbattute per fare spazio a piantagioni di palma da olio. Questo ha portato a un significativo abbattimento di habitat naturali per specie come l'orangutan, la tigre e il rinoceronte di Sumatra.
L'olio di palma è uno dei prodotti più strettamente regolamentati, poiché la sua produzione è fortemente associata alla deforestazione, in particolare in Indonesia e Malesia. Le aziende devono dimostrare che l'olio di palma provenga da piantagioni che rispettano gli standard RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil) o simili.Certificazione della legalità: È fondamentale che le piantagioni di palma da olio non siano state create su terre precedentemente coperte da foreste tropicali, con un chiaro tracciamento della catena di approvvigionamento.

5. Gomma
La gomma naturale viene estratta dagli alberi di gomma, principalmente in Asia (Thailandia, Malesia e Indonesia). La crescente domanda di gomma ha portato all'espansione delle piantagioni a discapito delle foreste tropicali, in particolare nelle aree dell'Asia Sudorientale. La coltivazione della gomma è spesso legata alla perdita di biodiversità e all'inquinamento dell'acqua.
Le aziende devono dimostrare che la gomma proviene da piantagioni legalmente registrate e che non sono state espanse su terreni forestali distrutti illegalmente.Devono fornire informazioni sulla posizione geografica delle piantagioni di gomma e dimostrare che non sono collegate a terre deforestate. I produttori di gomma sostenibile, come quelli che aderiscono alla Sustainable Natural Rubber Initiative (SNR-i), possono essere preferiti per dimostrare l'assenza di legami con la deforestazione.

6. Legname
Il legname è una risorsa fondamentale per la costruzione, l'industria della carta e per molti altri settori. La deforestazione illegale per la raccolta del legname è una delle principali cause di distruzione delle foreste, in particolare nelle regioni amazzoniche, in Africa e in Asia. Le pratiche di disboscamento illegale sono state legate anche al commercio di legname non sostenibile e alla perdita di ecosistemi vitali.
Le aziende devono essere in grado di tracciare la provenienza del legname fino alla sua origine, attraverso documentazione ufficiale (permessi di raccolta legale, certificati di gestione forestale sostenibile, ecc.). Le certificazioni come FSC (Forest Stewardship Council) o PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) possono aiutare a garantire la legalità e la sostenibilità dei prodotti in legno importati. 

7. Prodotti derivati da cacao, caffè e olio di palma
Oltre alle materie prime, anche i prodotti trasformati che contengono cacao, caffè e olio di palma sono soggetti a regolamentazione. Ciò include il cioccolato, le bevande a base di caffè e i prodotti alimentari che contengono olio di palma. Anche questi prodotti, se non tracciati correttamente, potrebbero essere collegati alla deforestazione.
Le aziende devono fornire informazioni sulla catena di approvvigionamento di ciascun ingrediente, per garantire che non provenga da terre recentemente deforestate. La filiera deve essere monitorata per assicurarsi che nessun passaggio del processo produttivo sia associato a deforestazione illegale.

8. Prodotti in legno
I prodotti in legno come mobili, carta e altri articoli derivati dal legno sono inclusi nel regolamento, poiché possono provenire da foreste distrutte illegalmente. Questo include anche la carta e il cartone, che sono ampiamente utilizzati in settori come l’imballaggio. La gestione sostenibile delle foreste è fondamentale per garantire che questi prodotti non contribuiscano alla deforestazione.
Le aziende devono fornire prove della legalità della gestione forestale e dimostrare che non c'è stato disboscamento illegale. Le certificazioni come FSC o PEFC sono importanti per garantire che i prodotti in legno siano provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.

Obblighi del Regolamento EUDR

-Verifica delle pratiche legali: Ogni prodotto importato deve essere verificato per garantire che non provenga da terre disboscate illegalmente.

-Monitoraggio della filiera e gestione del rischio: Le imprese devono implementare sistemi di monitoraggio e verifica delle loro catene di approvvigionamento per prevenire l’ingresso di prodotti legati alla deforestazione illegale nel mercato europeo.

Il Regolamento UE sulla Deforestazione mira a proteggere le foreste e i suoi ecosistemi, riducendo l'impatto di questi settori sull'ambiente. Ogni prodotto coinvolto nella catena di approvvigionamento deve quindi essere accompagnato da un processo di tracciabilità rigoroso, con controlli e documentazione adeguata.

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Alessandro Copelli Alessandro Copelli dopo un'esperienza commerciale ultradecennale con Organismi di Controllo prestigiosi quali CATAS,CSI e DEKRA, nel 2009 fonda QualityNet srl, societa' di servizi nata nel 2009 a Mestrino (PD) per offrire in primis consulenza specialistica ad aziende orientate all'export, per aiutarle ad ottenere compliances di processo e/o prodotto richieste dai mercati internazionali. Lo staff, composto da 21 tecnici professionisti, ha gia' accompagnato oltre 400 aziende in percorsi di certificazione, dal settore edile a quello agroalimentare.